La Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare 2022

In Toscana 9 Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità hanno attivato iniziative di animazione della Giornata nazionale

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In Toscana 9 Comunità del Cibo e dell’Agrobiodiversità hanno attivato iniziative di animazione della Giornata nazionale:

  1. Comunità del cibo e della biodiversità agricolo e alimentare della Maremma – APS.
    - programma delle iniziative del 18 maggio (.pdf)
    - programma delle iniziative del 20 maggio (.pdf)

  2. APS - Comunità del cibo e dell'agrobiodiversità della Garfagnana.
    - programma delle iniziative-del 20 maggio (.pdf)

  3. Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’Amiata.
    - programma delle iniziative del 21 maggio (.pdf)

  4. Comunità del cibo della Valdichiana.
    - programma delle iniziative del 20 maggio (.pdf)

  5. Comunità del cibo di Crinale 20 40 (crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano che comprende territorio dell’Emilia Romagna, della Toscana e della Liguria).
    - programma delle iniziative del 19-26-30 e 31 maggio (.pdf)

  6. Comunità del cibo “Bio-diversamente Piana” (“Piana” fiorentina, tra i comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, ecc.)
    - scarica il programma delle iniziative del 20 maggio (.pdf)

  7. Comunità del cibo e della biodiversità dei grani antichi di Montespertoli e delle colline del Chianti.
    - programma delle iniziative-del 20-21 e 22 maggio (.pdf)

  8. Comunità del cibo delle Crete Senesi
    Programma iniziative convegnistiche verranno attivate nel mese di giugno.

  9. Cura la coltura (ambito locale: intera regione; soggetti presenti e operanti nella provincia di Siena, Pisa e Firenze).
    - programma delle iniziative (.pdf)

Sono state individuate tramite un bando pubblico del 2021 della Regione Toscana: 5 delle quali sono state sostenute con un contributo del MiPAAF sul fondo della L. 194/2015 e le altre 4 dalla Sottomisura 10.2 del PSR 2014/2022, tramite Terre Regionali Toscane.

► Cosa sono le comunità del cibo e della Agrobiodiversità

Sono esperienze territoriali, nate spontaneamente, con un approccio “dal basso”, volte alla tutela e alla valorizzazione dell’agrobiodiversità di un intero territorio attraverso gli agricoltori e gli allevatori locali e le loro produzioni.

La definizione che da’ la La Legge 194/2015 delle “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare è la seguente: ambiti locali derivanti da accordi stabiliti tra: agricoltori locali, agricoltori e allevatori custodi, gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni per la tutela della qualità della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché enti pubblici.

Scopi principali

Le finalità principali delle Comunità del Cibo sono 2:

  1. sensibilizzare la popolazione sui temi della tutela e della valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare promuovendo comportamenti atti a tutelare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare
     
  2. sostenere le produzioni agrarie e alimentari in particolare le produzioni degli Allevatori e degli Agricoltori custodi ottenute dall’allevamento e dalla coltivazione di risorse genetiche locali a rischio di estinzione;


Obiettivi del progetto della Regione Toscana

Finanziato dal MiPAAF con 60.000,00 euro complessivi, del fondo della L. 194/2015:

  • sostenere il processo di nascita, sviluppo, confronto e connessione tra le Comunità del Cibo, riconoscendone il ruolo fondamentale nello sviluppo locale;

  • sostenere concretamente la realizzazione di programmi ed interventi per aumentare la fruibilità dell’immenso patrimonio materiale ed immateriale che le Comunità del Cibo esprimono e che, oltre ad avere un valore in se’, hanno un alto valore strumentale per generare economie ispirate a principi di sostenibilità ambientale e sociale;

  • riconoscere ed incentivare il ruolo degli Agricoltori e Allevatori Custodi, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario, zootecnico e forestale della Toscana, anche in vista del futuro Piano strategico della PAC post 2020, nell’ambito del quadro delineato dalla Strategia Farm to Fork all’interno della più ampia Strategia Green Deal dell’Unione Europea.


Le comunità del cibo come distretti del cibo

Inoltre le prime 5 Comunità del cibo e dell’Agrobiodiversità che si sono costituite in Toscana, sono state anche riconosciute dal MiPAAF come Distretti del cibo iscrivendole al Registro nazionale distretti del cibo (L. 205 DEL 27/12/2017), ed esattamente:

  1. Comunità del cibo e della biodiversità agricolo e alimentare della Maremma - APS

  2. APS - Comunità del cibo e dell'agrobiodiversità della Garfagnana

  3. Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’Amiata

  4. Comunità del cibo della Valdichiana

  5. Comunità del cibo di Crinale 20 40

Questo fatto crea un’ulteriore possibilità di sostegno e sviluppo delle Comunità del cibo toscane.

Seguirà, se posseggono i requisiti richiesti, la presentazione da parte della Regione Toscana, della domanda di iscrizione al Registro nazionale dei Distretti del Cibo, delle altre 4 Comunità del Cibo, nate successivamente.
 

Questo aggiornamento lo trovi in:
Aggiornato al:
13.05.2022
Article ID:
111566562